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Co-Founder in una startup: la scelta che può fare la differenza tra successo e fallimento
La scelta di un Co-founder all’interno di una startup può essere determinante per il successo o il fallimento di un progetto. In un contesto mutevole e incerto come quello delle startup, il Co-founder gioca un ruolo chiave, influenzando non solo la direzione strategica ma anche l’operatività quotidiana e la cultura aziendale, ancor di più di una startup nata in uno startup studio.
Ma come si può individuare il Co-founder giusto e in che modo questa figura può avere un impatto sul destino di una startup?
Startup Bakery: il modello “startup nello startup studio”
Prima di approfondire l’importanza del Co-founder, è utile contestualizzare il modello organizzativo di Startup Bakery, che segue un approccio specifico per la creazione di startup. Realizziamo soluzioni SaaS, seguendo un processo strutturato che prevede l’inserimento graduale di una figura centrale come il Co-founder, che assumerà poi il ruolo di CEO della nuova società.
La selezione e l’integrazione del Co-founder avviene in modo progressivo. Nei primi sei mesi di vita della startup, il Co-founder è chiamato a dedicare solo il 20% del suo tempo al progetto, mentre il core team di Startup Bakery lavora attivamente per far decollare l’idea. Questa fase di ingresso graduale consente al Co-founder di adattarsi al contesto senza fretta, chiudere eventuali impegni lavorativi pregressi e metabolizzare le dinamiche interne della Bakery.
Questo approccio graduale non solo agevola una transizione fluida per il Co-founder, ma permette anche di costruire una base solida per la futura collaborazione, senza pressioni immediate e con il tempo necessario per assimilare i processi chiave.
La fase “Bake”: il Co-founder entra nel vivo
Dopo i primi sei mesi, la startup entra nella cosiddetta fase “Bake“, in cui il Co-founder diventa pienamente operativo, dedicando il 100% del proprio tempo al progetto. È il momento in cui si entra nel vivo delle attività, con il Co-founder che contribuisce attivamente a ogni aspetto del business. Lavorando a stretto contatto con il team e i Co-founder di Startup Bakery, il nuovo CEO è supportato in maniera continuativa, sia dal punto di vista strategico che operativo.
Questo modello consente al Co-founder di partecipare a tutte le decisioni cruciali, ma anche di ricevere feedback e supporto costante, riducendo il rischio di commettere errori fatali nelle fasi iniziali del progetto. Il Co-founder, così, non è mai lasciato solo, ma può contare su una rete di esperti e imprenditori con cui confrontarsi.
Il Co-founder perfetto non esiste
Una domanda che ci poniamo spesso è: esiste il Co-founder perfetto? Assolutamente no! Ogni startup è unica e, di conseguenza, il profilo ideale di Co-founder varia in base al tipo di progetto e al contesto.
Flessibilità, orientamento all’innovazione, proattività, capacità di collaborare e perseveranza sono alcune delle qualità che consideriamo fondamentali.
Oltre a queste soft skill, valutiamo positivamente la profonda conoscenza del mondo digitale e, naturalmente, la familiarità con le logiche SaaS, visto che le nostre startup operano principalmente in questo settore. Ma soprattutto teniamo in grande considerazione esperienze imprenditoriali pregresse fallite.
Non vediamo il fallimento come un malus, ma come un punto di forza. Chi ha provato e fallito ha spesso sviluppato una forte resilienza e una grande capacità di adattamento, tratti fondamentali per gestire le difficoltà e gli imprevisti che ogni startup inevitabilmente affronta. Crediamo, infatti, che i candidati che hanno imparato dai propri errori abbiano una visione più realistica e matura del rischio e del successo.
Tuttavia, la componente umana è quella più difficile da prevedere e valutare con esattezza. La capacità di fidarsi delle persone con cui si collabora è essenziale, soprattutto in un contesto pieno di sfide come quello delle startup. E questo vale sia per lo startup studio che si appresta ad “affidare” la propria soluzione a un imprenditore sia per il Co-Founder che deve necessariamente fidarsi delle persone che ha intorno, con le quali collaborerà per raggiungere il successo.
Per questo motivo, non ci fermiamo mai a un “semplice” iter di selezione. Organizziamo occasioni di confronto meno formali, che permettono di approfondire la conoscenza reciproca e di esplorare le questioni più complesse che caratterizzano il ruolo di un imprenditore. Questi momenti sono utili sia per valutare la compatibilità sia per costruire quel rapporto di fiducia indispensabile per affrontare insieme il percorso imprenditoriale.
Andare lontano insieme
In Startup Bakery, crediamo fermamente che la collaborazione sia la chiave per il successo. Il primo principio della nostra Carta dei Valori recita: “Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano“. Questa filosofia guida tutte le nostre scelte, incluso il processo di selezione dei Co-founder. Siamo convinti che una squadra affiatata, che condivide valori e obiettivi comuni, sia in grado di affrontare qualsiasi sfida e portare la startup al successo. Al contrario, la mancanza di collaborazione e allineamento di visione può portare laddove nessuna startup vorrebbe arrivare.
In conclusione, la selezione del Co-founder è una delle decisioni più importanti e complesse che uno startup studio deve affrontare. Non abbiamo la ricetta infallibile per trovare il candidato perfetto, ma crediamo fermamente che un processo strutturato, un inserimento graduale e un solido rapporto di fiducia tra le parti costituiscano la base di partenza per la buona riuscita della startup.
Startup Bakery è lo startup studio italiano specializzato nella creazione di aziende SaaS B2B con Intelligenza Artificiale. Offriamo ad aspiranti Co-Founders l’opportunità di sviluppare un’idea di business. Creiamo opportunità di investimento per Investitori Professionali. Aiutiamo le aziende nel processo di innovazione.